Le dà Nicola Magrini, direttore dell’agenzia del farmaco (Aifa), in una intervista al Corriere della Sera.
“Il 25 dicembre, scortati dall’esercito, raggiungeranno lo Spallanzani.
Da qui, tra il 25 e il 26, le dosi saranno inviate alle Regioni”
“Il 24 dicembre, una volta che il vaccino sarà approvato dall’Agenzia europea lunedì 21 dicembre e poi congiuntamente dalla Commissione europea e da Aifa, camion dell’azienda Pfizer partiranno dal sito di produzione in Belgio con i primi quantitativi”. In un’intervista al Corriere della Sera Nicola Magrini, direttore dell’agenzia del farmaco (Aifa), racconta come si articolerà il calendario di questa vaccinazione storica, per poi proseguire:
“Il 25 dicembre, scortati dall’esercito, raggiungeranno lo Spallanzani. Da qui, tra il 25 e il 26, le dosi saranno inviate alle Regioni. Il 27 saremo pronti a cominciare con una grande e comune somministrazione europea dimostrativa”. Quest’ultima data, poi, dice Magrini, “è una data concordata con l’Ue per dare un segnale di unità e condivisione. Si era discusso di anticipare ulteriormente al giorno di Natale, ma ci siamo accordati per il 27. In Italia 10 mila operatori sanitari, medici e infermieri, si sono prenotati spontaneamente per la vaccinazione che consentirà in partenza di avere ospedali Covid free”.
Dopodiché, spiega ancora il diretotre dell’Aifa, “inizieranno regolari consegne settimanali da circa 300mila dosi ciascuna, destinate ai 222 punti di vaccinazione già indicati dalle Regioni ai quali se ne aggiungeranno altri fino ad arrivare ai 300 concordati. Tutti dotati di celle frigorifere capaci di garantire la temperatura di conservazione del vaccino”.
Quindi garantisce: “Verrà assicurata una disponibilità continua. Lo scaglionamento graduale è un vantaggio: consentirà anche aggiustamenti in funzione dei fabbisogni regionali” e “le consegne andranno avanti così per circa un mese”. Poi, assicura Magrini, “dovremmo cominciare a ricevere anche il vaccino di Moderna, se sarà approvato i primi di gennaio. Nel primo trimestre contiamo di immunizzare un milione e mezzo di italiani al mese appartenenti alle categorie indicate come prioritarie: operatori sanitari, lavoratori e ospiti delle Rsa”, conclude.
(Agi)