22 Dicembre, 2024
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Ipsos: aumenta il consenso per Conte e Speranza supera Meloni

I due estremisti di destra di Lega e Fdi calano. Nello stesso tempo scende però l’indice di gradimento per il governo

Dati che possono essere letti in maniera ambivalente: “Nello scenario politico di dicembre si evidenzia un dato inusuale, rappresentato dal calo di popolarità dell’esecutivo a fronte di una ripresa di apprezzamento per il presidente Conte. L’indice di gradimento del governo, infatti, arretra di 3 punti rispetto a fine novembre, attestandosi a 49, il dato più basso dal conclamarsi della pandemia, mentre l’apprezzamento del premier (57) fa registrare un aumento di 2 punti, invertendo il trend negativo iniziato ad ottobre”.

E’ quanto emerge dal sondaggio Ipsos mensile per il Corriere.
Una percezione diversa tra la valutazione di Conte e quella dell’esecutivo dovuta al fatto che “si attribuisce più al governo che al premier la responsabilità delle diverse misure adottate negli ultimi due mesi per contenere il rischio dei contagi. Si tratta di misure che, a differenza di quanto avvenne nella primavera scorsa, sono giudicate da molti cittadini ondivaghe, troppo o troppo poco restrittive e stanno suscitando reazioni di disorientamento e di vera e propria insoddisfazione”.
Quanto al gradimento per i principali esponenti politici e i capidelegazione, rispetto a novembre si registra il sorpasso di Roberto Speranza (indice 36, in aumento di 1 punto) su Giorgia Meloni (34, in flessione di 2); Matteo Salvini al 31, in flessione di 2, quindi Nicola Zingaretti, stabile a 29. Franceschini, Luigi Di Maio e Silvio Berlusconi si attestano a 26. La rilevazione di dicembre ha preso in considerazione anche i leader delle forze politiche minori. Il quinto posto in graduatoria va a Carlo Calenda (28) mentre Emma Bonino, Nicola Fratoianni e Giovanni Toti sono a 25.
Per quanto riguarda gli orientamenti di voto, i dati più significativi sono rappresentati dalla flessione della Lega che, pur mantenendosi al primo posto con il 23,5% dei consensi, perde il 2% rispetto a novembre, nonché dall’aumento di Forza Italia che raggiunge il 9,3% (+1,3%), il valore più elevato dal giugno dello scorso anno, e dalla crescita del M5s (+1%) e di Fratelli d’Italia (+0,5%), appaiati al 16%.
Il Pd cala dello 0,4% al 20,2. Da notare anche l’allineamento al 3% di tre forze politiche: Sinistra Italiana, Italia Viva e Azione. Indecisi e astensionisti si mantengono al di sopra del 40%, un dato che deve dar riflettere. Il centrodestra, pur con trend differenti dei tre partiti, si mantiene quindi saldamente in testa nelle preferenze degli elettori attestandosi nel complesso al 48,8%; la sinistra e il centrosinistra raggiungono il 32,9% e le quattro forze della maggioranza si collocano al 42,2%.

(Globalist)

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