L’esponente del Minnesota era in isolamento dal 5 novembre. Poi le sue condizioni sono peggiorate fino al decesso
Un ‘regalo’ del negazionismo si Trump e di tutti quelli che hanno sottovalutato la pandemia perché chiedere il rispetto di norma era da ‘comunisti’ mentre la destra Usa parte dal principio che ognuno deve fare ciò che vuole, anche a rischio dell’incolumità altrui.
Il senatore repubblicano Jerry Relph del Minnesota è morto per complicanze riconducibili al coronavirus.
Lo rende noto lo Star Tribune, spiegando che Relph era in isolamento dal 10 novembre.
Aveva 76 anni e aveva contratto il Covid-19 come altri esponenti repubblicani durante la Convention Repubblicana di Charlotte irresponsabilmente promossa dal presidente Donald Trump il 5 novembre.
”Il senatore Jerry Relph è stato un vero amico e collega amato da tanti. Per quattro anni si è rimboccato le maniche e ha affrontato questioni difficili per il nostro stato.
Il senatore Relph sarà sempre ricordato come un devoto funzionario pubblico”, ha twittato Paul Gazelka, leader della maggioranza al Senato del Minnesota.
(Globalist)