Ma c’è chi pensa di tornare in auto
Molti hanno tentato di aggirare il blocco dei voli dalla Gran Bretagna per rientrare in Italia. Ma il Portogallo chiude le frontiere. Ma non è detto che basterà
Il fuggi-fuggi è ufficialmente iniziato, come successo in Cina a marzo. Dopo l’inasprimento delle misure anti-contagio da parte di alcuni Paesi che a causa della nuova variante del virus stanno bloccando l’ingresso di voli in arrivo dal Regno Unito, c’è chi le sta tentando tutte per rientrare a Roma. O, in generale, in Italia, passando per l’hub principale della penisola, che è quello di Fiumicino, l’aeroporto Leonardo Da Vinci.
Lo si legge, per esempio, nel gruppo Facebook “Expats living in Rome” (tradotto: gli espatriati che vivono a Roma), dove una ragazza ieri ha scritto: “Faccio parte di un gruppo social di italiani nel Regno Unito e la maggior parte delle persone sta volando a Lisbona (in Portogallo, ndr) per poi prendere un volo per l’Italia. Qualcuno controllerà davvero? Sarà interessante”.
Ma il “trucchetto” è durato poco: alle 21.23 di ieri sera una comunicazione della República Portuguesa ha stroncato i sogni di chi voleva rientrare in Italia aggirando le disposizioni. Scoperto il tutto, il Portogallo dalla mezzanotte di oggi consente che a rientrare dal Regno Unito siano solo cittadini portoghesi o comunque legalmente residenti nel Paese (meglio se con test Covid effettuato). Gli altri non possono entrare nel territorio nazionale.
E mentre sui gruppi di italiani in Inghilterra ci si tiene aggiornati in tempo reale sulle cancellazioni, c’è anche chi propone di viaggiare in automobile. “Cerco macchina per parenti bloccati a Heathrow”, scrive una ragazza. Ma altri ribattono: “Rimanete nel Regno Unito, è per la sicurezza di tutti”.
(La Repubblica)