Il lago scende la preoccupazione sale

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Tutti le problematiche connesse all’abbassamento del livello del lago di Bracciano

IL LAGO DI BRACCIANO SCOMPARE PER DISSETARE ROMA

Nel 2017 hanno confermato che il lago si è abbassato di un metro e quaranta rispetto al proprio livello naturale. Si stima che ad oggi il lago si abbassi di circa un centimetro al giorno. Alcune persone si sono dedicate a creare dei collage nel quale sono presenti delle foto del presente e del passato,in cui si nota la notevole differenza di livello. I sindaci di Bracciano, Trevignano Romano e Anguillara, insieme all’ente parco, si sono riuniti per protestare contro l’Acea che prosciuga più acqua del lago. L’Acea, a sua discolpa, dimostra di avere una concessione da parte dei comuni firmata nel 1990 che stabilisce che il Lago di Bracciano può essere utilizzato come riserva idrica strategica del Comune di Roma. I comuni non sono d’accordo perché in base ad alcuni dati, l’Acea ha prelevato una quantità d’acqua talmente grande da poter rifornire 74 comuni.

LA COLPA E’ DELL’ ACEA?

I dossier pubblicati dall’istituto di ricerca ambientale certificano che a danneggiare l’ecosistema del lago di Bracciano e a causare l’abbassamento del livello dell’acqua sono stati i prelievi dell’Acea. “Le captazioni hanno causato l’alterazione delle naturali fluttuazioni del livello del lago, producendo una riduzione della vegetazione acquatica, degli habitat faunistici”. È quanto scritto nelle considerazioni finali della relazione dell’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), redatta dopo i sopralluoghi e le analisi svolte l’estate scorsa.

CHI CI RIMETTE E’ LA FAUNA ACQUATICA

Gli squilibri innescati dal prosciugamento delle acque alterano l’ecosistema lacustre a più livelli: favoriscono la diffusione di specie invasive e li avvantaggiano nella competizione con quelle locali, compromettendo la vegetazione sommersa (che comprende l’alga endemica), e provocano squilibri anche nelle zone più profonde abitati da microrganismi che svolgono un ruolo essenziale per depurare le acque. In forte scarsità sono diventati i lucci mentre abbondano fortemente specie invasive come il boccalone o persico trota che ha un valore organolettico molto inferiore e caratteristiche trofiche appartenistiche. In alcuni siti la riva è arretrata di oltre 66 metri, in altri di 20 e 30 metri. Ma è proprio nelle prime porzioni di spiaggia coperta dall’acqua che si sviluppa gran parte della vita del lago “nella località di Poggio delle Ginestre, ad esempio, si vede chiaramente come si sia sviluppata una massa melmosa putrescente: si tratta di piante che fuori dall’acqua non riescono a sopravvivere e creano una bomba nell’ecosistema, compromettendo le sue capacità auto depurative” dice ancora il direttore del Parco. A serio rischio di estinzione la Isoetes sabatina, la Felce acquatica del lago di Bracciano, scoperta da Mattia Azzella, un unicum in tutto il mondo. “L’abbiamo salvata e conservata in provetta – ha assicurato Badaloni – e la impianteremo nuovamente nel suo habitat naturale quando le condizioni saranno favorevoli”.
Il complesso del “Lago di Bracciano-Martignano” è una Zps, zona di di protezione speciale per le rotte di migrazione degli uccelli nella quale si trovano due Siti di Importanza Comunitaria (Sic) per la tutela e il ripristino degli ambienti forestali e lacustri. “Il mancato intervento a fermare le captazione farebbe supporre la possibilità di una procedura d’infrazione da parte della Commissione europea”. Nel territorio del lago vivono 175 specie di animali ed esiste una ricca biodiversità tra uccelli, mammiferi, insetti e anfibi. A rischio le zone in cui nidificano e si nutrono gli uccelli. Nel dossier l’Ispra scrive che “gli eccessivi prelievi costituiscono una minaccia alla conservazione del sito che può determinare la scomparsa di alcune specie e habitat a livello locale”. La calamaria del Lago di Bracciano è una specie endemica del Lazio, recentemente descritta per il Lago di Bracciano, ove si trova l’unica popolazione sinora nota, in un ambiente con acque alcaline piuttosto inusuali per le specie di questo genere. Nell’area metropolitana di Roma la specie è quindi presente in una sola località (stazioni lacustri) della fascia periferica settentrionale del territorio. Vive sommersa e radicante nel fango. Il nome generico deriva dal greco ‘isos’ (uguale) e ‘etos’ (anno), in riferimento alle foglie uguali e persistenti per tutto l’anno; il nome specifico deriva dall’antico nome del Lago di Bracciano: ‘Lacus Sabatinus’. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di sporificazione: luglio-settembre.

SOLUZIONI AMBIENTALI PER SALVAGUARDARE IL LAGO

Le soluzioni che ognuno di noi può mettere in atto riguardo l’adozione di comportamenti responsabili per quanto riguarda l’uso dell’acqua sono molteplici. Limitare lo spreco domestico è essenziale per proteggere la risorsa da cui dipende la nostra sopravvivenza. Tutti noi, quindi dobbiamo impegnarci per stare attentissimi a questo aspetto e nel nostro piccolo per promuovere un nuovo atteggiamento che ogni amante del verde o una persona qualunque può adottare per gestire al meglio l’acqua nella propria casa o giardino.

SOLUZIONI POLITICHE A TUTELA DELL’AMBIENTE

La politica non può modificare o costringere il clima a essere diverso e non può evitare le siccità però può fare tanto per quello che riguarda la parte umana. Una cosa che può fare la politica è impegnarsi a sistemare la rete idrica o renderla più efficiente togliendo le perdite, a rendere razionale l’utilizzo dell’acqua, a livello politico con delle leggi e con delle delibere che siano del comune, della regione o dello stato: Per cui delle leggi che fanno sì che l’acqua sia un bene prezioso riconosciuto come tale. Non ci rendiamo conto del benessere che abbiamo nel poter utilizzare l’acqua e molto spesso la sprechiamo. Per soluzioni si intende anche l’uso contenuto degli elettrodomestici. Altre soluzioni possono essere, nel caso del lago di bracciano, l’obbligo o il divieto di prelevare l’acqua da parte dell’acea quando non ci sono le condizioni climatiche. In caso si siccità l’acqua non può essere prelevata. Altra soluzione politica rispetto al clima è l’attuazione di una regola: evitare di far innaffiare i prati quando c’è molta siccità oppure di prendere l’acqua dal lago per innaffiare le piante.