L’ INQUINAMENTO DEL BOSCO
Il bosco è un vero e proprio monumento naturale che va assolutamente preservato dalle minacce come lo sfruttamento delle risorse, il disboscamento abusivo e l’allevamento intensivo e di coloro che attraverso i veicoli aprono vie e creano sentieri nel bosco.
LA GESTIONE DEL BOSCO
La gestione è affidata all’ università Agraria di Manziana la quale molte volte non reagisce a questi eventi ma anzi si piega ad un coro di persone, che affermano che il bosco è il loro, scaricando quindi gli obblighi ambientali e morali della gestione di un territorio così complesso. Le aree da picnic restano sporche e piene di avanzi, la caccia illegale prosegue sterminando la fauna ed, inoltre, molti visitatori irrispettosi lasciano in giro plastica e cartacce SE IL BOSCO È NOSTRO PERCHÈ NON LO CURIAMO? Purtroppo, il più delle vote lo lasciamo indifeso di fronte alle scorribande di chicchessia, non agendo per ripristinare i delicati equilibri che si formano in un ambiente così particolare e fragile.
IL PROBLEMA DEI BOVINI
Nell bosco vivono 300 bovini più alcuni equini che vagano incontrollati, allo stato brado, per tutta l’area del bosco. Essi danneggiano i sentieri: imbrattano i percorsi, brucano i germogli impedendo il rinnovamento della vegetazione e compattano il terreno con gli zoccoli rendendolo impermeabili; inoltre, spaventano animali e visitatori, diffondono insetti come i tafani e parassiti.
LA NONCURANZA
Il bosco rappresenta un’importante fonte di turismo, guadagno e benessere. Non si comprende come mai venga ancora trattato come una cosa di poco conto e a cui la gente non si interessa. Manziana nasce come un paese di boscaioli; il bosco, che per anni ci ha sostentato, adesso viene ripagato con l’indifferenza e anche il disprezzo di persone che non si curano di quello che hanno intorno. Eppure non è ancora troppo tardi per poter salvare il bosco e chissà, forse riuscire a salvare il nostro mondo decadente, Tutto nasce dalle piccole cose.