L’acqua del lago “pulita” in parte

1656

Le acque del lago di Bracciano, che comunicano con le acque del lago di Martignano entrambe riserva idrica della città di Roma, sono equamente ripartite fra i territori dei tre comuni: Bracciano, Anguillara Sabazia e Trevignano Romano.

Il lago, originariamente chiamato lago Sabatino, si è formato per riempimento di una depressione tettonica-vulcanica creatasi a causa dello svuotamento della camera magmatica che alimentava il complesso vulcanico sabatino. La sua ampiezza, oltre i 56,5 km², ne fa l’ottavo lago italiano per estensione, il terzo del Centro Italia nonché il secondo del Lazio. La sua profondità massima è di circa 165 m. Il lago non presenta isole e ha un emissario, il fiume Arrone.

Le analisi commissionate da Aics Ambiente (Associazione italiana cultura e sport) dicono che l’acqua del lago di Bracciano è pulita. Le analisi effettuate a 30 metri da Fosso della Lobbra, Fosso di Grotta Renara, Fosso di Via della Rena a Trevignano hanno rilevato in tutti e tre i casi, valori di escherichia coli (una specie di batterio) e coli batteri ampiamente sotto i limiti di legge.   Conservatosi perfettamente integro fino al secondo dopoguerra, il Lago ha risentito nel corso degli anni ’60 e ’70 del progressivo e indiscriminato aumento degli scarichi dei centri litoranei e delle attività agricole. Agli inizi degli anni ’80 il pool formato dai tre Comuni, dalla Provincia, dalla Regione e dall’A.C.E.A. realizzò un collettore circumlacuale che convoglia tutti gli scarichi in un depuratore. Inoltre dal 1987 fu vietata la navigazione a motore e l’uso di fertilizzanti e pesticidi. Ciò ha comportato nel giro di pochi anni un recupero integrale delle originarie condizioni di purezza dell’habitat.

Lo storico e geografo greco Strabone, nel suo testo “Geografia” enumera i laghi dell’Etruria e riporta il nome del lago di Sabatia che descrive ricco di pesce, cacciagione e di vegetazione palustre. Le acque del lago sono particolarmente ricche di pesci, quelli più rappresentativi sono:  l’anguilla, la tinca, il luccio, la carpa, il pesce persico, il coregone e il lattarino. Sul solco delle testimonianze si colloca quella di Sozione, filosofo alessandrino, il quale scrive nei suoi saggi:

“In Italia c’è un lago chiamato Sabatino nel cui fondale, quando l’acqua è limpida, si possono vedere numerosi templi e resti di mura e di statue.”

Alle testimonianze dei pescatori che narrano a Sozione dell’esistenza di una città sepolta sotto le acque del lago fanno riscontro quelle dei pescatori di Trevignano i quali riferiscono che nel fondale, a 100 m dalla riva, le loro reti restano impigliate sul fondo riportando in superficie reperti di materiale edilizio.                                                                              Una poesia che parla del lago di Bracciano, è scritta nel dialetto trevignanese da Romolo Montecchio nel 1967, durante il suo periodo di riflessione.

L’acqua limpida di una giornata tranquilla          L’acqua limpida di una giornata tranquilla ce mostra un mucchio de pescetti che se        ci mostra un branchi di pescetti quí e là che si nguattano in mezzo l’erbare,                         mimetizzato tra le alghe in superficie          che formano un tappeto verde,                          formando un tappeto verde,                      e dove l’acqua è più cupa                                         nascondendo tesori e                      so nascosti segreti e misteri.                            misteri nel punto dove l’acqua è più scura.  Lo cielo cambia portannose appresso                  Utile cielo cambia portando con sé            lo lustrore de lo sole appena nato,                        la luminosità dell’alba,                                            rivelanno tutto lo splendore de lo borgo               rivelando tutta la bellezza del borgo                                che se rispecchia dentro lo lago.                           che si affaccia sul lago.                                                        È arrivato lo tempo de                                             È arrivato il tempo di                                                           ná a riccutiná lì ricordi ddormiti                            andare a ravvivare i ricordi intorpiditi                     annando appresso a le forcole!                            inseguendo le folaghe! 

Di seguito riportiamo una breve intervista effettuata ad un assiduo frequentatore del lago di Bracciano, (Starnoni Fausto Angelo) un pescatore:

“Frequento il lago di Bracciano da quando sono nato, quindi da circa 80 anni. É uno dei laghi meno inquinati d’Italia e periodicamente vengono effettuati dei controlli per garantire la pulizia e la purezza. Nonostante sia pulita alcune volte mi è capitato di pescare anche del materiale edilizio ma di imbattermi anche in episodi di ritrovamenti archeologici o di oggetti provenienti dal passato, soprattutto nella zona che frequento abbiamo trovato, assieme ad altri pescatori, bombe del tempo della guerra, probabilmente dovuto all’abbassamento dell’acqua del lago; ma in altre zone, specialmente quella di Trevignano, si possono trovare resti di una città sommersa e di palafitte di un villaggio sommerso, poiché si tratta del luogo in cui sorgevano le antiche terme romane di Vicarello. Per quanto riguarda l’abbassamento del livello dell’acqua del lago, ho notato delle conseguenze che questa attività ha apportato alla fauna e alla flora, difatti le piante che prima erano sommerse e che ora si trovano in superficie tendono a sparire, mentre i pesci stanziati attorno alla riva si sono ritrovati senza il proprio habitat dove potersi cibare e deporre uova, perciò sono stati costretti a ritirarsi verso il centro del bacino. L’intero ecosistema è purtroppo cambiato.”

Una curiosità da aggiungere riguarda uno dei misteri riguardanti la storia del lago: si narra infatti che il lago non è sempre stato di queste dimensioni ma che, essendo vulcanico, ci sia stata una crescita di quest’ultimo, durata esattamente un giorno ed una notte; ciò che può testimoniare questa leggenda è una storia di una donna benestante che molto tempo fa possedeva le terre su cui ora sorge il paese di Anguillara, dove teneva delle piantagioni che proprio a causa di questa crescita misteriosa del lago sono state completamente sommerse.

Possiamo così affermare che il lago è pieno di storia e di misteri. Chissà cos’altro si scoprirà nel futuro!